Intervista al fotografo di moda Mario Caponi


di Nicolò Occhipinti

Collabora da diversi anni con GQ e altre riviste prestigiose. Ha firmato diverse campagne per BNP, Telethon e Nissan. Rimlight Magazine lo ha incontrato per conoscere la sua storia.

Fotografo di moda e ritoccatore, ha lavorato con le agenzie The Kitchen e TBWA e ha firmato diverse campagne per BNP, Telethon e Nissan ed editoriali per GQ e altri magazine. Lo contraddistingue uno stile che in molti casi richiama le atmosfere trasognate di Recuenco, con una post-produzione dal forte sapore vintage.

Come è nata la passione per la fotografia e come si è trasformata in business?
È nata quasi per gioco. Dal momento in cui sono riuscito ad esprimere le mie visioni attraverso le immagini,ho pensato di poter ottenere lo stesso risultato e soddisfare i miei clienti .

Come hai perfezionato la tua tecnica e il tuo stile?
Faccio molta ricerca, studio e sperimento il più possibile. Prendo ispirazione da grandi fotografi quali Richard Avedon, Tim Walker, Paolo Roversi, Eugenio Recuenco e unisco alla mia tecnica quella dei grandi maestri dell’arte: Renoir, Monet, Picasso, Mirò.

Perché hai deciso di operare nel genere commerciale e di moda? È uno dei generi con minore probabilità di successo…
In realtà, molto naturalmente le mie inclinazioni e le mie visioni di bellezza nella casualità della vita stessa, mi hanno portato a collaborare con uno studio di advertising, fashion e beauty, nel quale mi sono perfezionato e ho trovato una parte della mia identità professionale.

Qual è stato uno dei principali punti di svolta nella tua carriera?
Il punto di svolta per me è rappresentato da tutte quelle persone che ho avuto modo di conoscere durante questi anni di lavoro, le quali mi hanno arricchito, coinvolto e supportato nel mio perfezionamento creativo.

continua…

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA SUL N. 2/2015 DI RIMLIGHT MODELS & PHOTOGRAPHERS MAGAZINE handright-22