Intervista alla modella e attrice Francesca Semenza


di Nicolò Occhipinti

Modella e attrice, dai primi timidi esordi alle collaborazioni con importanti fotografi internazionali e agli spot televisivi, fino a posare per riviste come Max e GQ. Francesca racconta a Rimlight come è riuscita ad avverare i suoi sogni.

Ventunenne, di Bergamo, con una grande passione per la moda e per la fotografia che si trasforma nel suo reale lavoro una volta conseguito il diploma del liceo psicopedagogico. Francesca Semenza si trasferisce così a Milano, e in breve tempo riesce ad avviare una serie di collaborazioni con artisti europei e americani e campagne a livello internazionale, tra le ultime quella per il brand londinese DrunknMunky.
Appare anche sul piccolo schermo in tantissimi spot televisivi italiani e stranieri, fra i quali Vivident, Mediaset Premium, Clementoni, Che Banca, bastardidentro. Posa inoltre per diverse riviste tra cui Max Russia e Bulgaria, GQ Italia e per il
calendario Raffmetal 2014.
Nel frattempo Francesca si avvicina anche al mondo della recitazione dedicandosi parallalemente alla formazione attoriale e al lavoro sul set. È infatti anche attrice protagonista di alcuni lungometraggi indipendenti italiani
e non, l’abbiamo ammirata al cinema per la sua apparizione nel film “Maldamore” di Angelo Longoni e ben presto la vedremo partecipe della
terza stagione di una fiction targata Lux Vide in onda sulla Rai.

Ci racconti i tuoi esordi e quali emozioni hai provato all’inizio della tua carriera?
Ho iniziato a 17 anni quando andavo ancora al liceo. È successo per puro caso: ero a un evento e sono stata notata da una agente locale che mi ha proposto di fare il mio primo book. Inizialmente non pensavo di averne le caratteristiche ma poi, man mano, ho iniziato a crederci, ad appassionarmi e così è stato un percorso in ascesa.

Quali difficoltà hai incontrato in questo percorso?
Sicuramente l’altezza per me si è rivelata più volte un ostacolo, non tanto all’inizio della carriera, ma per essere considerata per lavori importanti. Sono alta un metro e settanta, ma molte agenzie preferiscono modelle dal metro e settantacinque in su, per cui rispetto a molte colleghe ho sempre dovuto dimostrare di poter essere l’eccezione.

 

continua…

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA SUL N. 1/2014 DI RIMLIGHT MODELS & PHOTOGRAPHERS MAGAZINE handright-22