Intervista alla modella Ilaria Dolar


di Nicolò Occhipinti

Decisa a emergere come modella, ha tutti i numeri per far parlare molto di sé nei prossimi anni. Conosciamo Ilaria Dolar attraverso gli scatti di Marc Evans.

Si definisce come introversa, spontanea, autocritica, testarda. Nata a Bressanone, Ilaria si trasferisce a Milano per iscriversi a Scienze della Comunicazione all’Università Statale, ma anche per lavorare come modella per l’agenzia Major. È qui che comincia la sua carriera, dopo essersi fatta notare anche a Miss Italia arrivando nel 2013 tra le 60 finaliste.

Cosa ti ha spinto a scegliere la carriera di fotomodella?
Ho iniziato a posare per i primi servizi fotografici all’età di 17 anni, scoprendo che mi piaceva e mi divertiva molto. Provavo gusto nell’ottenere ogni volta nuovi scatti e immagini sempre diverse di me, ed era una grande soddisfazione quando vedevo che anche il fotografo era entusiasta del risultato. Da lì ho iniziato a dedicarmi seriamente a questo hobby facendolo diventare una professione.

Hai frequentato specifici corsi?
Sono autodidatta, non ho mai frequentato alcun tipo di corsi.

Sei nel settore da pochi mesi, anche se hai avuto in passato alcune esperienze come modella e come finalista a Miss Italia. Quale opinione ti sei fatta di questo lavoro a questo punto della tua carriera?
È un lavoro senz’altro molto appagante, che offre molti vantaggi e opportunità. Ma ha anche i suoi lati negativi e i suoi sacrifici e va preso seriamente come qualsiasi altro lavoro. Spesso chi lo vede da fuori tende a svalutarlo o, peggio, a svalutare anche la ragazza stessa ritendo che stia “svendendo” la propria immagine perché incapace di fare altro. È il classico ragionamento totalmente sbagliato di chi si limita a guardare superficialmente il lavoro della modella.
Ma non bisogna nemmeno esa­gerare nel prendere questo ruolo troppo sul serio o, meglio, bisogna farlo ma nel modo giusto. Spesso, anche un’eccessiva dedizione a questo lavoro, che a volte sfocia nell’ossessione, può risultare rischiosa. Dal momento che, bene o male, si viene valutati per la propria apparenza, chi ha un ca­rattere par­ticolar­mente sensibile o debole potrebbe rimanerci molto male.

Secondo te, quali qualità deve quindi avere una modella per avere successo?
Essere sveglia, spigliata, cogliere le occasioni e sapersi muovere con disinvoltura in questo settore oltre ad aver qualcosa di particolare che la faccia distinguere dalle altre, visto che il mondo è pieno di modelle incredibilmente belle.

continua…

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA SUL N. 5/2015 DI RIMLIGHT MODELS & PHOTOGRAPHERS MAGAZINE handright-22