Intervista alla modella Polina Osipova


di Nicolò Occhipinti

Ha posato per Louis Vuitton, Alberta Ferretti, Ralph Lauren, Etro, Dsquared2 facendosi apprezzare per il suo fascino magnetico. Incontriamo la modella russa Polina Osipova.

Polina nasce in Russia ma da pochi anni vive in Italia. Già a 14 anni inizia a intraprendere la carriera di modella e a 15 vince il suo primo concorso di bellezza. Non interrompe però i suoi studi e arriva a laurearsi in Lingue, ma subito dopo inizia a viaggiare a Londra, Parigi e in altri paesi lavorando a tempo pieno come modella.

Hai cominciato la tua carriera partecipando molto giovane a un concorso di bellezza. Perché hai deciso di diventare fotomodella?
Mi sembrava una bella opportunità. Essere fotomodella ti permette di incontrare gente nuova, viaggiare, esprimerti artisticamente. Inoltre, sono sempre stata attratta dalla fotografia e una volta ho anche frequentato una scuola per fotografi: trovo che c’è qualcosa di affascinante in quest’arte.

Hai frequentato dei corsi per sviluppare le tue capacità, o sei autodidatta?
No, non ho mai pensato di iscrivermi a dei corsi specifici per modelle. Però, nel corso dei miei studi partecipavo a diverse attività, facevo teatro e danza: penso sia stata una cosa utile per la mia professione. Credo che fare pratica sia il modo migliore di imparare qualsiasi cosa e di sviluppare capacita professionali. Io ho migliorato e imparato nel tempo, facendo il mio lavoro. Dopo aver lavorato con diversi fotografi cominci a capire meglio cosa si aspettano da te e man mano riesci a posare meglio.

Lavori come freelance o per un’agenzia?
A Milano ho lavorato con l’agenzia Fashion, con la quale mi sono sempre trovata bene. Nell’ultimo anno ho preso una pausa, semplicemente perché avevo bisogno di staccare un po’ e avere più tempo libero per dedicarmi ai miei progetti.

Qual è stato il momento che ha dato una svolta alla tua carriera?
Credo sia stato quando ho fatto il mio primo viaggio di lavoro come modella, quando sono arrivata per prima volta a Milano.

Per quale genere di fotografia ti piace di più posare? E quale ritieni più impegnativo?
Difficile scegliere un genere solo… Per me è sempre un piacere lavorare su progetti fotografici di cui condivido il concept o di cui ammiro lo stile del fotografo. Così mi sento più coinvolta e riesco dare il meglio di me. Può capitare che per scattare alcune foto ci si debba tuffare nell’acqua fredda, stare in posizioni scomode, o fare altre cose estreme, ma se credi nel risultato e hai fiducia nel fotografo tutto diventa più facile e divertente.

continua…

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA SUL N. 5/2015 DI RIMLIGHT MODELS & PHOTOGRAPHERS MAGAZINE handright-22